Le dipendenze affettive Gallarate risultano tematiche di recente sviluppo sia dal punto di vista clinico che esistenziale.
Ciò non esclude che non siano mai esistite e che solo dopo il libro degli anni 70 di Robin Norwood si siano approfondite, ma sicuramente queste tematiche negli ultimi tempi si sono molto amplificate e hanno portato ad approfondire l’argomento.
Le dipendenze affettive Gallarate sono delle modalità relazionali in cui un soggetto si rivolge continuamente agli altri per essere aiutato, guidato,sostenuto.
L’individuo dipendente , avendo una scarsa fiducia in se stesso,fonda la propria autostima sull’approvazione e rassicurazione altrui ed e’ incapace di prendere decisioni senza un incoraggiamento esterno.
Le dipendenze affettive Gallarate hanno, come tutte le dipendenze( alcol, doghe, gioco d’azzardo), delle caratteristiche base ,ma ciò che le caratterizza e’ il fatto che riguardano una persona e ciò rende il tutto più difficile da riconoscere e contrastare.
La terapia nella dipendenza affettive parte da lontano, spesso dal rivivere il rapporto e il legame con il materno in cui il bisogno di attaccamento e il riconoscimento e’ contrastato, il bambino non si sente speciale e sviluppa una bassa autostima. La reazione e’ portare ad una personalità dipendente e compiacente atta a soddisfare solo i bisogni dell ‘Altro per ottenere approvazione, o ad una personalità narcisistica che aumenta il proprio Ego per compensare la mancanza di sicurezza e autostima.
I tempi , come in ogni percorso terapeutico varieranno in base agli obiettivi, al tipo di situazione, alla persona e alle sue risorse, alla motivazione del paziente ad uscire dalla crisi, e alla rete di sostegno sociale presente nella vita del paziente. Bisogna segnalare che molte volte il sostegno psicologico si trasforma, strada facendo, in vera psicoterapia, in quanto ad esempio si scoprono nodi tematici di fondo che il paziente si trova a voler indagare e pronto a conoscere. In tal caso terapeuta e paziente ridefiniscono l’accordo di lavoro, i tempi, la frequenza degli incontri. Con dipendenza affettive il disagio del paziente trovano una risposta, sulla strada del sostegno psicologico o della psicoterapia.
La terapia per dipendenze affettive aiuta ad affrontare la problematica agendo principalmente sui sistemi di difesa che il paziente adotta spontaneamente per proteggersi da maggiori sofferenze, e che al momento della richiesta della richiesta non funzionano più come prima, lasciando la persona vulnerabile alle sollecitazioni stressanti. La terapia psicologica è indicata per chi non riesce al momento ad attivare capacità introspettive, con l’obiettivo di iniziare un percorso guidato con uno specialista che indichi la giusta direzione: essa infatti si mantiene ad un livello di stretta collaborazione tra specialista e paziente, fornendo un grande aiuto alle persone sui grava un senso generale di sofferenza.
È altresì indicato un trattamento specifico per affrontare situazioni contingenti, quali un lutto, una separazione, interventi medici o malattie proprie o di altri, una adozione, problemi di lavoro, cambiamenti fisiologici della vita e altro ancora.