Affrontare l’ e’ un viaggio complesso dentro ognuno di noi e con cui ogni essere umano ad un certo punto della vita può confrontarsi. Ma cos’e’ l’?
Si tratta di “lavoro del lutto “nel senso di un percorso di rielaborazione emotiva dei significati e vissuti legati al dolore suscitato dalla morte di una persona cara e alle nostre paure e pensiero personali sulla morte. E’ un processo interiore che coinvolge il soggetto nella sua totalità’ anche in riferimento alla relazione( padre, madre, figli,nonni,amici….) con la persona deceduta. .
A volte, trattandosi di rielaborazioni cristallizzate, interrotte o rallentare può essere più difficoltoso ed e’ per questo che può anche concludersi con l’insuccesso diventando un “ lutto patologico”. Puo’ capitare ad esempio che il soggetto si senta responsabile della morte dell’altro e quindi subentra un conflitto di ambivalenza più difficile da rielaborare.
Da queste premesse penso che possa nascere la necessità di iniziare un percorso interiore anche notando cambiamenti di stili di vita nostri o di persone che ci sono intorno quali per esempio la mancanza di interesse per il mondo esterno e la necessità di chiudersi in se stessi per elaborare il distacco e permettere successivamente dei nuovi investimenti affettivi.
Trovare un senso al dolore devastante che subentra dopo una perdita non e’ sicuramente semplice e i passaggi e i tempi sono sempre individuali e diversi per ognuno di noi. Pur vero che per essere superate le emozioni negative devono essere attraversate.
Allargando il concetto si considera comunque l’ anche in riferito non solo alla morte di una persona, ma anche la separazione geografica,l’abbandono di un luogo,il chiudersi di una prospettiva,la perdita della propria immagine sociale,un fallimento personale e simili.
Con il trattamento la persona diventa più equilibrata, più sicura di sé, più consapevole delle sue parti interne, e si sente maggiormente gratificata e realizzata. La psicoterapia è un trattamento che riguarda la psiche umana: ha la finalità di permettere al soggetto di adattarsi meglio alla realtà, di ridurre la sofferenza interiore. Lo scopo da raggiungere è quello di mettere in atto dei meccanismi di cambiamento interiore, che porteranno la persona ad una scoperta delle sue aree profonde, ad una riduzione della sofferenza e dei segnali di disagio, ad un’armonizzazione delle aree interne sconosciute o non utilizzate o in conflitto fra loro, una fortificazione del proprio Io. Con il percorso terapeutico, il soggetto sperimenta, in alleanza con il terapeuta, , le sue peculiari modalità di relazione con persone e situazioni, e attiverà i meccanismi automatici in un contesto diverso che lo sosterrà alla scoperta di nuovi stili relazionali più vitali. L’ impegno per affrontare l’ e’ quello di offrire interventi sia di tipo individuale che di gruppo, con modalità che mirano o maggiormente al supporto psicologico oppure all’indagine del profondo, in base alla richiesta e alla struttura del paziente. All’interno dei diversi metodi terapeutici, si sono sviluppate parecchie tecniche di cura, che possono fare più riferimento alla parola oppure all’agire e allo sperimentare. I soggetti che cercano uno psicoterapeuta per solitamente sono sofferenti e presentano un disagio che li costringe a modalità di adattamento non adeguate e soddisfacenti, imbrigliate in un irrigidimento e in un circolo vizioso che incentiva la sofferenza. A quel punto il soggetto ricorre al terapeuta con l’aspettativa di sciogliere i nodi problematici. E’ importante che la persona che cerca una psicoterapia sia disponibile ad entrare in contatto con la propria sofferenza e che porti una motivazione a conoscersi e scoprire come funzionano i suoi pensieri.
. Una caratteristica importante per chi inizia un percorso psicoterapeutico è lo sviluppo di una capacità introspettiva, ossia l’abilità di guardarsi dentro e interrogarsi. Anche la conclusione del percorso terapeutico, per trattare elaborazione del lutto ,, è un processo condiviso tra paziente e terapeuta, che matura progressivamente: esso è testimoniato da una sempre minore sofferenza, da una accettazione dei propri limiti e nodi problematici di fondo.